mercoledì 27 ottobre 2010

I permessi per file

La gestione dei permessi nei sistemi operativi GNU/Linux è sempre stata precisa, fin dalle prime versioni. Se eseguiamo il comando ls -l riceviamo un elenco lungo dei file, contenente anche i permessi degli stessi.


Cosa sono quelle stringhe all'inizio di ogni riga?

La sequenza formata dai primi 10 caratteri esprime la tipologia di permessi associata al file! Il primo carattere, se presente, indica se la riga si riferisce a un file oppure a una directory. In quest'ultimo caso sarà presente il carattere d, altrimenti il simbolo -. I restanti 9 caratteri vanno interpretati in 3 gruppi di 3 caratteri. Ognuno di questi 3 caratteri prevede la sequenza di simboli rwx, rispettivamente per il permesso in lettura (r, read), scrittura (w, write) ed esecuzione (x, execute). Se uno di questi permessi è assente sarà presente il carattere -. Attenzione, per una directory il permesso x indica la possibilità di entrare nella stessa!

Il primo gruppo di caratteri rwx (se presenti) rappresentano i permessi assegnati all'utente che crea il file, il proprietario del file. Il secondo gruppo di caratteri rwx è invece assegnato al gruppo a cui appertiene il proprietario del file (Linux è un sistema operativo multi-utente, ogni utente può appartenere a un gruppo di utenti e ogni gruppo di utenti può vantare nei confronti di file e directory i dovuti permessi). Il terzo gruppo di caratteri rwx, infine, rappresentano il permessi assegnati agli altri utenti.

Se osserviamo l'output dello screen shot mostrato sopra possiamo adesso comprendere che acer (la prima voce dell'elenco) è una directory (accessibile, ha il permesso x!) e che la maggior parte dei file è accessibile dall'utente proprietario in lettura e scrittura (rw-), dal gruppo del proprietario in sola lettura (r--) e dagli altri utenti, infine, in sola lettura (r--).

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